sabato 16 aprile 2016

Primavera... voglia di gite fuoriporta.



Cari amici, ormai ci siamo! Come ogni anno, in questa stagione scatta il desiderio di lunghe camminate o pedalate domenicali.

Sicuramente è un'ottimo modo di trascorrere la domenica ma... dietro queste semplici attività si nasconde qualche insidia che rischia di rovinare la nostra piacevole escursione.

Per non privarci del piacere di una giornata all'aria aperta, scopriamo insieme cosa è meglio fare, ma soprattutto non fare in queste circostanze.

  • Analizziamo con onestà la nostra forma fisica e il nostro allenamento: se durante l'inverno non abbiamo frequentato una palestra o fatto nessun tipo di attività fisica, procediamo per gradi e scegliamo percorsi semplici.
  • Anche se siamo allenati, ricordiamo che arriviamo da una stagione che ci ha costretti all'inattività o quasi. Non pretendiamo troppo dal nostro fisico alle prime uscite.
  • Curiamo l'alimentazione: la colazione e il pranzo devono essere nutrienti ma di veloce assimilazione, per non appesantire l'organismo e fornire energia di pronto utilizzo.  
  • E' importantissimo bere adeguatamente! Portiamo sempre con noi una borraccia d'acqua, magari arricchita con una miscela di sali minerali, per evitare fastidiosi e dolorosi crampi. 
  • Infine, una raccomandazione: le escursioni, a piedi o in bici, è meglio farle in compagnia, per non trovarci da soli in caso di necessità. Attenzione però a scegliere i nostri compagni: se sono escursionisti o ciclisti provetti e noi siamo principianti, meglio rinunciare altrimenti... potremmo ritrovarci a salire al passo dello Stelvio o a scalare il Monte Rosa senza essere preparati!
Con quest'ultima battuta di spirito, la vostra farmacista blogger vi saluta e vi dà appuntamento al prossimo aggiornamento.


domenica 3 aprile 2016

Sughi pronti? Sì, ma con attenzione!



Buongiorno,cari amici!

In questo approfondimento, desideriamo richiamare la vostra attenzione sull'acquisto dei sughi pronti: sappiamo davvero cosa mettiamo nel carrello della spesa?

Per imparare qualcosa sull'argomento, abbiamo incontrato la signora Betty Poggio, la quale gestisce un'industria conserviera fondata da suo padre quarant'anni fa.

G. "Betty, spesso l'acquirente si lascia influenzare dal nome della casa di produzione, ma questo è davvero un indice di sicurezza?"

B. "Purtroppo, no! Cominciamo col dire che quasi sempre le multinazionali utilizzano prodotti semilavorati, come base delle loro preparazioni, e questo non è mai un indice di freschezza."

G. "Quindi, è meglio preferire i prodotti di industrie più piccole, magari meno note ma che lavorano con prodotti freschi magari a km0?"

B. "In linea di massima sì, ma anche qui bisogna fare dei distinguo: lavorare nell'industria conserviera richiede la conoscenza di base delle materie prime impiegate; se manca questo, meglio i prodotti della grande distribuzione."

G. "Potresti farci un esempio, Betty?"

B. "Certamente: la mia azienda lavora su ordinazione, per cui ogni settimana noi riceviamo le "commesse" dai nostri clienti e, in base all'entità degli ordini raccogliamo ogni settimana il basilico fresco nelle nostre serre e lo lavoriamo rapidamente, in modo da garantire la consegna del prodotto finito entro massimo due o tre giorni."

G. "Il tuo pesto quindi, è freschissimo! Quanto si conserva?"

B. "Noi non utilizziamo conservanti, solo un po' di acido ascorbico per impedire l'ossidazione del basilico, quindi deve essere consumato molto rapidamente: entro 45 giorni dalla data di produzione."

G: "Un suggerimento per i consumatori,Betty? Perché imparino a scegliere con più accuratezza i prodotti?"

B. "Leggere bene le etichette e cercare di non lasciarsi attirare dai super sconti, perché dietro c'è sempre qualcosa..."

Ringraziamo Betty per il suo tempo e i suoi suggerimenti e... cerchiamo di metterli in pratica la prossima volta che andremo a fare la spesa.