sabato 5 marzo 2016

Arriva la primavera!(2)


Come anticipato la scorsa settimana, ci soffermeremo su cosa sia meglio mangiare per risvegliare il metabolismo impigrito durante i mesi invernali.

Come già detto più volte, anche da fonti molto autorevoli, è fondamentale ridurre il consumo di cibi di origine animale a favore di un'alimentazione basata sul consumo di cibi vegetali.

La primavera in questo ci aiuta moltissimo, perché proprio in questa stagione compaiono le prime fragole, gli asparagi e tante altre buonissime e coloratissime verdure, ricche di antiossidanti e altri nutrienti preziosi per il nostro benessere.

Ecco qui qualche semplice accorgimento per godere appieno dei benefici di questi cibi.

  • Iniziamo sempre i nostri pasti con una porzione di verdure crude, in pinzimonio o insalata: hanno un elevato potere saziante ed essendo ricche di fibre contribuiranno a mantenere regolare il transito intestinale.
  • Altro punto importante per una corretta alimentazione: non associamo nello stesso pasto carboidrati (pasta, riso) e proteine (carne, pesce, uova...), perché i processi digestivi di questi nutrienti avvengono a pH diversi con conseguente rallentamento della digestione e senso di pesantezza di stomaco.
  • Di preferenza, cerchiamo di non consumare i carboidrati alla sera, per evitare un eccessivo carico glicemico poche ore prima di andare a letto.
  • Possiamo cercare di ridurre il consumo di carne e derivati introducendo nella nostra alimentazione legumi e cereali, che forniscono un buon apporto proteico con un notevole risparmio di calorie e grassi.
Approfittiamo della bella stagione per introdurre qualche cambiamento nei nostri stili alimentari, così arriveremo alla prova costume pronte e senza aver fatto troppi sacrifici.

Queste che vi ho riportato sono linee guida su un corretto stile alimentare condivise anche da alti esperti in materia, i quali mirano non soltanto a farci perdere qualche chilo in vista dell'estate, ma hanno come scopo principale la prevenzione di malattie cronico degenerative conseguenza di un'alimentazione squilibrata.




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